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Litigi di coppia, un problema che ricade sui figli

Questo post non è proprio inerente con le nostre solite tematiche, ma viste le richieste affrontiamo questa tematica.  Capita che mi si parli dei vari litigi che si hanno con i partner e di come siano insostenbili queste situazioni quando capitano spesso, tuttavia, quando chiedo se ci sono figli e se queste cose accadono davanti ai figli le risposte sono sempre quasi di stupore, come fosse normale litigare davanti ai figli.

Anni e anni fa, quando le famiglie erano più grezzine, questa era davvero la norma, non a caso le persone con problemi affettivi generati da quelle famiglie non saprei nemmeno quantificarle. Ma oggi, in questi anni di consapevolezza e chiarezza, credo sia il momento di parlare chiaro.

Se è vero che negli anni 60/70 le persone potevano essere “giustificate” ad avere una bassa consapevolezza a causa di una istruzione non sempre alla portata di tutti, oggi queste cose sono intollerabili, perchè internet ha ampliato le conoscenze e gli stessi social sono un ottimo punto di confronto.

Non è mio interesse parlare di psicologia, quello lo lascio fare ad altri, voglio proprio soffermarmi sull’aspetto umano del problema.

Se avete un problema con vostro marito o vostra moglie, e la vostra unica soluzione è il litigio per ogni cosa, anche la più banale, forse dovreste capire che il problema non è certo sbraitare davanti ai vostri figli, ma il modo con cui gestite voi le relazioni.

Una cosa che dico spesso  quando parlo con gente anche di una certa età che si lamenta del matrimonio è ” vuoi separarti? Fallo, così assaggi la vita da single”. Quando dico questa frase pochi capiscono cosa intendo, ma chi lo capisce si rende subito conto che spesso sopravvaluta le sue condizioni.

Tolti casi limite, di coppie dove uno dei due è oggettivamente inadatto a stare in libertà, il grosso dei litigi avviene per cose futili. Le persone credono di poter fare tutto, e di poter criticare tutto, ma non solo, spesso si manca di rispetto ai corrispettivi partner perchè si è inconsciamente convinti di trovare di meglio.

Questo non solo fa male alla coppia, ma se ci sono figli, questi cresceranno con dei modelli emotivi fallati, penseranno che quella è normalità, e tranne rari casi, proveranno a riproporli.

Vi voglio raccontare un aneddoto. Questa coppia sposata da anni, quando Facebook è approdato in Italia, si sono subito fiondati nel magico mondo dei social, sia lui che lei, vedevano di essere apprezzati, lei riceveva messaggi privati da tantissimi uomini, lui i buongiornissimi dalle classiche che usano i social per sopperire alla mancata carriera di modella.

Dopo qualche anno, decidono di separarsi, a seguito di incessanti liti ( sempre per i social) entrambi convinti di avere chissà quale roseo futuro davanti. Beh, lei è passatasubito ad una relazione con un uomo che l’ha totalmente usata, pure economicamente, lui è ancora single a quanto ne so.

Questa storiella dovrebbe farvi capire come a volte, percepiamo una realtà che non esiste!

Quando ci sono problemi seri, è giusto separarsi, ma questo non significa litigare, le persone possono separarsi civilmente e chiudere. Ma se i vostri litigi nascono perchè vivete nella convinzione di essere meritevoli di chissà quali altri partner, beh al 90% avrete grosse delusioni.

Il problema più grande è la noia, le persone litigano per noia, spesso quando non sanno cosa fare sopravvivono e quindi arrivano al punto che ogni pretesto è buono. Immaginate come può sentirsi una persona che vive in quella casa, nel sapere quale parola o a quale ora del giorno scoppierà l’ennesima lite.

Immaginate, è come vivere a piedi nudi sulle spine, non ti muovi e non vai da nessuna parte. Leggete bene cosa ho scritto, perchè è proprio questo il problema, si crea un immobilismo emotivo.

Ogni volta che mi parlano dei loro litigi, guardo queste persone con stupore, si perdono nel nulla, vivono male e cercano di recuperare la loro vita così. Basterebbe cercare qualcosa da fare, se non si ha nulla da fare oltre il lavoro, esiste lo sport, gli hobby, gli amici… ah si gli amici, perchè non vi ho detto la parte migliore, tutte queste persone, non hanno amici.

Quando una persona perde le amicizie, non ha legami veri, e rimane isolata alla pura coppia, due domande deve farsele, è come un gatto con le mani al posto delle zampe, una cosa anomala!

Pensare che tutto il mondo sia cattivo, e che tutti non ci meritino è una visione del mondo che non corrisponde al vero, se ci si isola, sia per scelta, che per conseguenza, qualcosa nel nostro modo di fare non va. Da qui nascono le coppie dovel’unico interesse diventa il lavoro, e quando questo manca, non c’e’ altro.

Capite bene, che in casi simili, i litigi sono la cosa più normale che può accadere.

Se non si hanno figli,  e si vuole passare la propria vita così, non vedo il problema, ma quando le nostre scelte ricadono su terzi, chi  è sano in zucca capisce da solo che non va bene. La coppia può avere divergenze e affrontarle in maniera sana, senza dare di matto, usando il dialogo e la ragione. Chi preferisce altre vie, forse le ha ereditate da schemi familiari sbagliati, e non capisce di avere un problema.

Ho imparato a gestire queste persone, mettendole di fronte ai loro stessi comportamenti.  Registrandoli, o videoregistrandoli, quando si rivedono si vergognano, molti rivedono il padre o la madre in quello che fanno, e tutti dicono che è sbagliato. Ma ora io dico, serve davvero che qualcuno vi registri per farvi capire che non è quello il modo di fare?

Vedere se stessi in un video durante un litigio, li pone nello stesso punto di vista del figlio, che spesso è spettatore inerme e confuso. Solo così a volte, si riesce a far capire le cose alle persone, ma non è sempre possibile farlo. Quindi l’unica cosa da fare è mettersi nei panni di chi vi vede, e capire quanto siano comportamenti sbagliati visti da fuori

Come ho scritto all’inizio, la parte della psicologia, relativa ai traumi dei figli che assistono a queste scene non sono argomento di questo sito, per questo vi rimando ad un bellissimo articolo scritto da un professionista a questo indirizzo.  Tuttavia, umanamente parlando, trovo sia aberrante che dei genitori non si rendano conto di quanto sia deplorevole comportarsi così.

Con questo articolo, spero di aver chiarito alcuni dubbi e di aver illuminato qualcuno, anche se purtroppo ne dubito

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