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Cosa non dire alla persona che stiamo frequentando

Spesso si parla di cosa discutere all’interno di una relazione o di come comportarsi con il partner, ma secondo il mio giudizio si dà poca enfasi a quello che si dovrebbe comunicare nelle prime fasi della frequentazione.

Questo, porta le persone a commettere degli errori gravissimi, che spesso comportano l’allontanamento dell’altra persona anche se c’era una oggettiva compatibilità tra i due

L’argomento è sottovalutato anche da persone che parlano di seduzione, dimenticando di menzionare proprio questa parte che forse la più importante, perché tanti non hanno capito che quello che noi diciamo agli altri, può dare anche una impressione di noi che non è propriamente quella reale.

Ci sono cose che non dovremmo mai dire a una persona che stiamo frequentando, ma a dire la verità ci sono altre cose che non dovremmo proprio mai dire ai nostri partner, questo perché sono argomenti  che rientrano all’interno di una sfera del tutto personale, e che non possono avere alcun beneficio quando vengono condivise con persone con cui abbiamo una relazione.

Stessa cosa dicesi per gli amici, chi vorrebbe uscire con un amico, o un’amica che si lamenta sempre dei propri problemi? Io credo nessuno.

Il partner non è un terapeuta

È bene capire quindi, che quando iniziamo a frequentare una persona, questa non è il nostro psicologo, e nemmeno nostro terapeuta, è una persona che ha un interesse nei nostri confronti che non ha nulla a che vedere con la psicologia o la psichiatria.

Quando conoscete una persona, se iniziate ad elencare tutte le vostre relazioni tossiche o presunte tali,  se questa persona ha un minimo di sale in zucca, la prima cosa che fa è scappare lontano, iscriversi probabilmente a una maratona e andare  42 km lontano da voi. 

I nostri problemi sono i nostri problemi, e non è certo importante condividere queste cose con persone con cui stiamo iniziando una frequentazione, a maggior ragione se ci teniamo ad andare avanti in maniera sana.

Invece tante persone, commettono un errore fatale, iniziano a parlare dei propri ex, delle relazioni tossiche, di come fosse cattivo i loro ex quando non le capiva.

Quello che invece si dovrebbe capire noi, è che non possiamo pretendere che l’altra persona comprenda i nostri punti di vista su situazioni che nemmeno conosce, quindi parlargliene è completamente inutile.

Dovete imparare quindi a capire la prima regola, forse la più importante di tutte, quando iniziamo a frequentare una persona, questa non è assolutamente interessata ai problemi del passato. Un soggetto agli inizi una frequentazione ha un interesse basso, non si può pretendere che compia sacrifici, perché ovviamente tra voi due c’è poca roba ancora.

Con il tempo ovviamente può succedere che si instauri un bel rapporto e si possano condividere determinate esperienze, anche se io personalmente lo sconsiglio, perché secondo me questo tipo di problemi passati non vanno condivisi con il partner.

Nominare troppo gli ex non va bene

Altro errore fatale è quello di fare i paragoni. Questa è una delle cose peggiori che sento, donne che fanno i paragoni di fronte a questi nuovi fidanzati con i loro ex, sperando di lodare la persona nuova che frequentano, decantando quanto siano migliori di quello prima.

Questo sistema che all’apparenza può sembrare un complimento nei confronti della persona nuova che stiamo frequentando, in realtà agli occhi di questo soggetto  fa sembrare infantili, perché  nessuno ha voglia di relazionarsi con soggetti che sparlano di quello che hanno avuto, perché il primo pensiero che si elabora è “se un domani ci lasceremo farà la stessa cosa con me”.

È importante  analizzare i nostri comportamenti e a capire che quando si inizia una nuova storia si deve partire dalle cose semplici, del resto, da giovanissimi non si parla mai del passato e caso strano si hanno sempre bei ricordi quelle relazioni.

Nel campo amoroso vivere il presente è l’unica strada per il successo, perché sia il futuro che il passato possono provocare dei problemi enormi, che spesso non sono nemmeno risolvibili, perché possono creare dei conflitti o farvi sembrare quello che non siete agli occhi delle persone.

Il terzo errore anche se lo reputo un pochino meno grave degli altri, è parlare dei propri progetti di vita a una persona appena conosciuta.

A meno che non vi venga chiesto espressamente che progetti avete nella vita, e dubito che qualcuno  lo chieda, parlare di queste cose con degli estranei non porta a niente, perché nella maggior parte dei casi a meno che non siate persone di estremo successo, non verrete capiti e quindi i vostri progetti potrebbero sembrare bizzarri addirittura stupidi.

Mi rendo conto che può sembrare molto aspro doversi limitare a parlare del presente, ma in realtà è proprio parlando del presente che si conoscono le persone, questo perché si vive il momento attuale, e così facendo, non corriamo il rischio di fare i paragoni, non proiettiamo sull’altra persona cose vecchie o cose future, e valutiamo anche meglio la relazione.

Noi tutti dovremmo imparare a vivere il presente, ma soprattutto in campo amoroso, ritengo sia essenziale! Questo perché solo vivendo il presente possiamo garantire a noi e anche all’altra persona, quel grado di empatia e rispetto che permettono di costruire non solo una relazione sana, ma anche una conoscenza che ci può portare ad una crescita personale.

Ricordate, le persone non hanno voglia di capire  o sentire i vostri problemi, chi  vi frequenta, lo fa perché ha interesse in quel poco che ha visto di voi. Con il tempo se la relazione andrà avanti le cose cambieranno, ma fino ad allora siete due estranei.

Ritengo fondamentale capire che alla base di tutto ci può essere solo ed esclusivamente un dialogo sano, basato su quello che stiamo vivendo in quel momento, senza paragoni con il passato e soprattutto senza proiezioni del futuro.

Il non dire troppo di noi, aiuta anche a rimanere meno vulnerabili agli attacchi di persone che potrebbero sfruttare la nostra emotività, e al tempo stesso è una forma di rispetto nei confronti di chi frequentiamo.

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